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La Duroplastica con Pericranio nella Chirurgia della Malformazione di Chiari: Note Tecniche

E' onlie sul sito della rivista Journal of Neurological Surgery Part B (Skull Base) il lavoro dal titolo "Technical Nuances of autologous pericranium harvesting for dural closure in Chiari malformation surgery" (P. Perrini, Journal fo Neurological Surgery Part B https://www.thieme-connect.com/products/ejournals/abstract/10.1055/s-0034-1389370).

Questo lavoro descrive in dettaglio gli aspetti tecnici della duroplastica con materiale autologo (pericranio).

Nonostante i numerosi progressi nella comprensione della fisiopatologia della malformazione di Chiari I, grande discordanza è presente in letteratura riguardo la tecnica chirurgica. Non c'è accordo infatti sulle dimensioni della craniectomia, sulla necessità della dissezione aracnoidea, sulla coartazione delle tonsille e sul ruolo e  i materiali da impiegare per la duroplastica. Numerosi dati di letteratura indicano che in presenza di dissezione aracnoidea è necessaria una duroplastica per evitare le complicanze associate alla raccolta di liquor in regione suboccipitale (pseudomeningocele). In questo lavoro è presentata una tecnica di prelievo del pericranio occipitale combinato con la preservazione dell'inserzione muscolare a livello della linea nucale superiore. In questo modo è possibile utilizzare materiale autologo per la duroplastica e si ottiene una chiusura anatomica e a tenuta stagna della regione suboccipitale. L'utilizzo di pericranio nell'esecuzione della duroplastica azzera i rischi di reazione da corpo estraneo verso il sostituto durale, risulta estremamente efficace nell'evitare raccolte liquorali suboccipitali e evita costi aggiuntivi alla chirurgia

Immagini intraoperatorie del prelievo di pericranio e della duroplastica. A. Incisione da circa 2 cm sopra l'inion sino a C2. B. Esposizione del pericranio. C,D. Prelievo del pericranio. E. Immagine finale della duroplastica. Le frecce indicano il tessuto muscolare a livello della linea nucale superiore utilizzato per la chiusura.

A.Immagine RM T2 sagittale preoperatoria di un paziente  con Chiari I e siringomielia panmidollare.

B. Controllo postoperatorio a tre mesi dall'intervento di decompressione cranio-vertebrale e duroplastica con pericranio che documenta ottimale espansione della cisterna magna e iniziale deflazione della siringomielia.

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